“Nessuno può fischiettare una sinfonia. Ci vuole un’intera orchestra per riprodurla” disse Halford Edward Luccock. E serve anche un buon direttore d’orchestra, aggiungo. La relazione tra il leader di un gruppo e il team stesso è reciprocamente vantaggiosa: un buon capo sa tirare fuori il meglio dalla squadra e questa, con il suo lavoro, consolida la leadership.
I migliori risultati arrivano sempre da team in cui i singoli si dedicano con grande passione alla causa. Quando lo fanno? Quando ritornano quattro elementi:
- Mission condivisa: è chiaro a tutti qual è la meta. Si evita in questo modo che ognuno si crei un proprio obiettivo, diverso da quello aziendale: gli sforzi vanno quindi nella stessa direzione.
- Motivazione nel lavoro: le persone motivate lavorano meglio. Non parlo solo di aspetti economici: fonte di motivazione sono anche il modo in cui sono trattate le persone e i riconoscimenti che vengono dati loro. Quando un collaboratore è motivato cercherà di fare sempre meglio e accetterà in maniera costruttiva i consigli che gli verranno dati.
- Coinvolgimento: sono le persone che fanno la differenza. Ascoltare altri pareri, valutare altri punti di vista aiuta a prendere decisioni migliori e a rendere più responsabili i collaboratori.
- Controllo: persone più motivate e responsabili hanno bisogno di un minor controllo. In generale occorre stabilire con quale frequenza verificare lo stato di avanzamento di un progetto.
Il buon leader è in grado di sfruttare le diverse caratteristiche dei membri del suo team per mettere a punto una strategia efficace. È compito del manager riconoscere le diverse tipologie di persone e adottare un diverso stile di gestione a seconda dell’interlocutore, utilizzando un giusto mix di motivazione, riconoscimento e controllo.
Davide Battistini, Amministratore Unico Sinapsi Group