Datemi una “P”. P di “Parma”, la mia città.
“P” come il Pi greco, quella costante matematica che perseguita lo studente dalla scuola media fino all’ultima classe del liceo. “P” come le 4 “P” del marketing mix che il “Vangelo” secondo Kotler ha incessantemente professato durante il mio (e di altri ennemila studenti) percorso universitario.
Ebbene, torniamo a parlare di “P”. E questa volta sono 3. Non certo perché nel corso degli anni ne abbia dimenticata una. Giammai…
Il marketing, oggi, lo lasciamo da parte per fare spazio all’HR Management. E, udite udite, alla base delle metodologie di valutazione delle risorse umane troviamo proprio 3 P: Prestazione, Posizione e Potenziale.
Ogni azienda che si rispetti, infatti, deve essere in grado di valutare correttamente il proprio team per comprendere come raggiungere gli obiettivi prefissati sulla base degli strumenti e delle competenze a disposizione.
Solitamente la valutazione delle risorse umane si svolge in due fasi principali:
- Incontro tra vertici aziendali e responsabili HR in cui vengono stabiliti gli obiettivi aziendali da raggiungere e vengono individuati strumenti e competenze indispensabili allo scopo
- Valutazione, in cui viene steso il progetto finale e vengono definite le tempistiche necessarie al raggiungimento dell’obiettivo
Come dicevo, per svolgere correttamente la valutazione, i responsabili HR utilizzano la regola delle 3 P.
POSIZIONI: La valutazione delle posizioni (meglio nota come Job Evaluation) analizza le posizioni organizzative presenti all’interno dell’azienda. Obiettivo è individuare le skills necessarie per ricoprire un determinato ruolo;
PRESTAZIONI: Si valutano le prestazioni dei dipendenti (prestazioni raggiunte, capacità e comportamenti);
POTENZIALE: Si valutano le competenze inespresse dei dipendenti. Molto spesso, infatti, i lavoratori possiedono capacità che non vengono utilizzate vuoi perché la posizione ricoperta non richiede quelle specifiche competenze o perché ne richiede in misura minore. Per scoprire queste potenzialità vengono effettuati test cognitivi, psicometrici e della personalità. L’obiettivo è quello di fare emergere le opzioni scoprire se una persona può essere utilizzata con successo in altre posizioni.
La Metodologia delle 3 P può portare a effetti davvero positivi in azienda, migliorando le performance dei lavoratori e guidando l’impresa verso i propri obiettivi. Si tratta di un vero e proprio sistema di sviluppo delle professionalità interne in grado di dare vita al binomio valutazione e valorizzazione delle risorse.
Il Metodo può essere applicato sia da dipendenti interni che da un consulente esterno. La missione resta la medesima: coordinare le risorse per dare vita a sinergie uniche e inimitabili dall’esterno garantendo così un costante sviluppo delle competenze, delle relazioni interne e dei processi aziendali.
Jessica Bruno, Ufficio stampa e Comunicazione Sinapsi Group